Come superare la paura di chiedere aiuto?

“Il silenzio non è uno stato di quiete, ma una tensione, quella di un gorgo

in cui i suoni si avvitano attratti verso il fondo.”

(Erri De Luca)

 

Silenzio, senso di solitudine, paura di parlarne per mille motivi diversi come ad esempio senso di vergogna, una maggiore consapevolezza di una realtà difficilmente accettabile, stanchezza, fatica, timore del giudizio altrui, ansia e molto altro. Alcune persone urlano la propria sofferenza e chiedono aiuto rivolgendosi alle persone care, a professionisti e affrontano le proprie difficoltà, altre persone si rifugiano e ricercano aiuto nel contesto relazionale più intimo, altre ancora incontrano maggiori difficoltà e non si sentono pronte a osservare quella realtà che fa male. Se ti riconosci in alcune di queste parole, frasi e pensi che attraverso il silenzio sia più sostenibile il dolore che provi, oggi voglio chiederti di provare a parlarne con una persona fidata e che non ti giudicherebbe. Una persona che tiene a te, una persona che può ascoltarti, una persona che può darti le attenzioni che ti servono al fine di dare un nome diverso alla tua sofferenza. Prova a immaginare una borsa molto pesante, se cerchi di trasportarla da solo/a il tragitto appare infinito e la meta quasi irraggiungibile, ma se dividi quel peso con un’altra persona, il tragitto può rivelarsi più leggero e la meta raggiungibile in tempi brevi. E se questa figura non la trovi accanto a te per diverse ragioni, puoi provare a rivolgerti alla psicoterapeuta e trovare quel sostegno e quell’aiuto che può favorire una qualità di vita migliore e meno silenziosa. Esprimere i tuoi sentimenti, dare voce a quelle parole che ti tormentano, ti feriscono può essere un passo per dividere il peso che porti con un’altra persona e/o con una psicoterapeuta.

Un abbraccio.

Dott.ssa Joana Troplini

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